Il calcio è ampiamente riconosciuto come uno dei nutrienti più importanti per una crescita sana delle piante. Diventa quindi fondamentale che il terreno in cui esse vengono coltivate abbia un elevato livello di calcio biodisponibile per rafforzare la parete cellulare del tronco e delle foglie e per migliorarne la vitalità. Una carenza di questo minerale nel terreno provoca problemi alle piante, alla loro crescita e alla rigogliosità delle foglie, soprattutto perché il calcio già presente nella struttura cellulare non può essere riutilizzato per sopperire alla eventuale mancanza.
Bisogna sempre ricordare che, quando si parla di calcio nel terreno, si parla di calcio biodisponibile: molti terreni, infatti, pur avendo elevate quantità di tale nutriente, lo presentano in forma non utilizzabile dalle piante, per cui è comunque bene effettuare un’integrazione utilizzando fertilizzanti che contengano questo elemento sotto forma di sale: il carbonato di calcio (CaCO3).
Solitamente il carbonato di calcio per fertilizzanti è puro ma può contenere anche leggere percentuali di magnesio e tracce di zolfo, elementi che si sostituiscono al calcio nella formazione del sale. Si tratta comunque di valori minimi, che non intaccano la regolare azione del calcio sul terreno.
La presenza di calcio nel terreno non solo è fondamentale alle piante in modo diretto, ma è necessario anche a mantenere un giusto equilibrio nel bilancio chimico del suolo, in quanto ne riduce la salinità, migliora la permeabilità favorendo il drenaggio dell’acqua e, soprattutto, ne riduce l’acidità. Per questo motivo il carbonato di calcio viene utilizzato come fertilizzante sia per terreni ad uso agricolo che per quelli ad uso floristico.
La sua origine è completamente naturale, si ottiene per estrazione o frantumazione di rocce carbonatiche in granuli più o meno grandi a seconda della destinazione. La scelta del carbonato di calcio per fertilizzanti va effettuata sia in base al tipo di terreno, sia in base al tipo di piante che vi vengono coltivate. Per quanto riguarda il tipo di terreno, indipendentemente dall’acidità o dall'alcalinità, bisogna distinguere i terreni sabbiosi da quelli limosi e argillosi che necessitano di tipi di fertilizzazioni e quantità di carbonato di calcio differenti che possano portare integrazione di sali minerali, correzione del pH o ammendamento del terreno.
Abbiamo già detto che la composizione dei fertilizzanti di CaCO3 possono contenere anche tracce di zolfo e piccole percentuali di magnesio. Quest’ultimo permette di differenziare le caratteristiche del fertilizzante per cui, ad esempio, un fertilizzante ad elevato contenuto di magnesio può essere ottimo in silvicoltura, mentre in agricoltura si preferiscono fertilizzanti di carbonato di calcio più puri.
Essendo compatibile con tutti i tipi di terreno, il carbonato di calcio trova sempre maggiore utilizzo nell’industria dei fertilizzanti anche perché, oltre ad essere ecologico al cento per cento, ha la capacità di assorbire e neutralizzare una serie di elementi inquinanti e dannosi per la corretta crescita delle piante ed è efficace anche nell’allontanamento di alcuni parassiti.